(AKA: Ufficio complicazione cose semplici)
A molti utenti il funzionamento dell’erogazione degli ausili sfugge completamente e non a torto: la complessità del sistema è notevole e spesso non è semplice neanche ricavare le informazione dagli uffici competenti. Ecco quindi una semplice guida su come ottenere un ausilio (o una protesi, un’ortesi) come ad es. una carrozzina ma anche un deambulatore, un sollevatore, ecc.
1° PASSO: LA PRESCRIZIONE
La prescrizione dev’essere effettuata da un medico specialista che sia inserito all’interno del SSN (quindi dipendente ASL o di struttura convenzionata). Non può quindi essere il vostro medico di base nè uno specialista che lavori privatamente.
Se si è ricoverati in una struttura pubblica nel momento in cui ci serve un ausilio (ad es. immediatamente dopo un ictus), questa procedura è abbastanza semplice ma cosa fare se c’è bisogno di un ausilio/protesi/ortesi quando si è a casa? Basterà chiedere al proprio medico di base di redigere una richiesta di visita specialistica fisiatrica o geriatrica per una valutazione ausili.
Questa richiesta andrà portata alla ASL di competenza che si impegna a fornirvi un appuntamento o (più frequentemente con disabilità che limitano la mobilità dell’utente) manderà il medico prescrittore al domicilio dell’utente per effettuare la visita ed eventualmente redigere la prescrizione.
In ogni caso per richiedere un ausilio si deve avere una invalidità riconosciuta di almeno il 34% ma per gli ausili urgenti (come sono quelli necessari per il rientro a domicilio dopo un ricovero) è sufficiente che la richiesta di invalidità sia stata inoltrata.
2° PASSO: L’AUTORIZZAZIONE
Una volta che abbiamo in mano la prescrizione del medico competente, possiamo portarla all’ortopedia sanitaria che erogherà l’ausilio. La scelta dell’ortopedia è assolutamente libera da parte del cittadino! L’ortopedia fornirà un preventivo di spesa da allegare alla prescrizione del medico: con questi due documenti l’utente può tornare alla ASL di competenza per richiedere l’autorizzazione. La ASL si deve pronunciare tempestivamente e superato il limite di 20 giorni vale il silenzio-assenso, dunque la richiesta si ritiene accettata.
Attenzione! La ASL può negare l’autorizzazione all’erogazione degli ausili se può erogarli lei stessa. Cioè se la ASL ha in suo possesso un ausilio che corrisponde a quello prescritto (in alcune Regioni ogni Azienda Sanitaria ha un parco ausili con un certo numero di carrozzine, deambulatori, sollevatori, scooter, ecc, che vengono sanificati e ridati in uso a chi ne necessita) ha la precedenza nell’erogazione rispetto ad un’azienda ortopedica. Tuttavia l’ausilio erogato direttamente dalla ASL dovrà essere conforme non solo per tipologia ma anche per misura all’utente che ne fa richiesta (se l’ausilio non è idoneo può essere cambiato: vedi il collaudo).
3° PASSO: LA FORNITURA
Con la prescrizione e l’autorizzazione della ASL si può finalmente procedere all’effettiva fornitura, a carico dell’ortopedia che abbiamo scelto o della ASL stessa. Entrambi devono rispettare i tempi di consegna previsti che variano a seconda del prodotto.
4° PASSO: IL COLLAUDO
Questa è una fase fondamentale soprattutto nel caso in cui ci sia stato fornito un prodotto non conforme alla richiesta, per tipologia o per misura. Visto che non c’è modo di sapere se l’ausilio che verrà effettivamente fornito sarà corretto, è importante che già nella fase della prescrizione il medico rilasci la richiesta per il collaudo, così che l’utente possa utilizzarla in tempi brevi successivamente all’erogazione. Ci sono infatti solo 20 giorni per effettuare il collaudo da parte del medico prescrittore, passati i quali non è possibile cambiare il prodotto.
Cosa fare se si tratta di un RINNOVO?
Anche nel caso in cui sia necessario cambiare un ausilio già in uso si segue la stessa procedura per ottenere una nuova erogazione. Tuttavia la ASL non autorizza la fornitura di un nuovo ausilio prima che sia trascorso il tempo minimo di rinnovo, specifico per tipo di dispositivo. Ad esempio per cambiare una carrozzina devono essere passati almeno 5 anni.
Fanno eccezione i minori di 18 anni (perchè durante la fase di crescita per gli ausili su misura sono necessari rinnovi più frequenti) e i cambiamenti clinici/fisici dell’utente. Quindi nel caso di una patologia degenerativa che rende necessario un aggiornamento più frequente degli ausili in uso, il medico prescrittore può constatare un peggioramento clinico ed una conseguente non conformità dell’ausilio in uso ed effettuare una nuova prescrizione.
Lo stesso vale se il prodotto è particolarmente usurato o è avvenuta una rottura accidentale (ma in questo caso il medico può decidere se richiedere un nuovo ausilio o una riparazione di quello vecchio).

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Ecco una comoda infografica che riassume le modalità di richiesta degli ausili, tratta dal portale disabili.com.
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Egregio dottore quanto tempo deve passare per un tutore Afo piede equino e scarpe ortopedica ..ormai è passato un anno da quello che mi hanno dato in dotazione. Grazie.
Gentile Fausto, se intende il tempo che deve passare prima di ottenere una nuova prescrizione (tempo minimo di rinnovo) è di un anno per la scarpa e di due per il tutore. Vi sono in ogni caso eccezioni nei tempi in caso di elevata usura o di necessità di modifica per un aggravamento, dunque se ha necessità di modificare anche il tutore le consiglio di contattare il medico prescrittore della sua ASL. Cordiali saluti!
Gent.le Dott.ssa, vorrei sapere quale è il limite di prezzo per una carrozzina elettrica autorizzata dalla ASL. Ho una disabilità al 100% e legge 104 e ho scelto la carrozzina elettrica Extreme X8 perché ha prestazioni tecniche elevate, può salire e scendere dai marciapiedi ed è in grado di sfruttare tutti i tipi di terreni e condizioni: sabbia morbida, neve, fango, sterrati… Niente più barriere, niente più ostacoli insormontabili. Ma la mia ASL non mi autorizza per il prezzo di € 20.000. Come posso fare per ottenere un ausilio “costoso” ma che mi agevolerebbe la vita? Grazie
Gentile Roberta, purtroppo non è l’unica a trovarsi in questa situazione: l’approvazione del costo di un ausilio segue il nomenclatore tariffario ed è dunque standardizzato. Questo fa sì che gli ausili più costosi, anche con tutti gli aggiuntivi possibili, non riescano ad essere coperti interamente. Temo che attraverso la ASL non ci sia modo di superare questo limite, potrebbe però tentare una strada diversa: a seconda della regione esistono progetti finalizzati ad erogare contributi per ausili tecnologici o di altra natura che potrebbero arrivare a coprire buona parte della spesa (non coperta dal nomenclatore). Provi dunque a chiedere informazioni presso l’ufficio competente della sua ASL/regione di residenza! Cordiali saluti e in bocca al lupo per tutto