Che cos’è l’ictus?
L’ ictus è causato da un deficit della circolazione sanguigna cerebrale. Un’ occlusione (ischemia) impedisce il normale afflusso di sangue alle cellule cerebrali oppure, in una minor percentuale, una lesione ad un vaso sanguigno causa una emorragia. In entrambi i casi i neuroni, le cellule cerebrali, non ricevono più l’ossigeno necessario alla sopravvivenza e diverse funzioni corporee subiscono un arresto.
In Italia l’ictus è la terza causa di morte e rappresenta la principale causa d’invalidità. L’incidenza dell’ictus aumenta progressivamente con l’età raggiungendo il valore massimo negli ultra ottantacinquenni. Il 75% degli ictus, quindi, colpisce i soggetti di oltre 65 anni e il 20% sono recidive, riguardanti dunque soggetti precedentemente colpiti.

Ictus: come riconoscerlo?
Riconoscere i sintomi significa innanzitutto aumentare la possibilità di un intervento precoce. Ma come riconoscere un ictus? I sintomi e segni di un ischemia o di un ictus emorragico sono abbastanza caratteristici:
- Perdita di forza o sensibilità ad un braccio, una gamba, un lato del viso. A volte è presente una evidente deviazione della bocca, per esempio quando si cerca di sorridere.
- Anomalie del linguaggio: difficoltà sia nell’espressione che nella comprensione.
- Mal di testa violento: improvviso e diverso del solito. A volte associato a disturbi della vista (spesso ad un solo occhio).
Come intervenire?
Il tempo è prezioso: ogni minuto che passa nuove cellule cerebrali muoiono e si alza il rischio di morte e disabilità. È fondamentale chiamare subito il 118 (in Lombardia e nel Lazio è attivo anche il numero unico europeo per le emergenze 112) per ottenere un trasporto immediato in ospedale specializzato, dove verrà messo in atto il trattamento acuto più adatto (ad es. cercando di rimuovere il coagulo con farmaci o interventi chirurgici). Gli ospedali con Stroke Unit sono più adatti poiché la presa in carico viene effettuata da un team specializzato, tuttavia gli operatori dell’ambulanza dovranno valutare anche in base alla vicinanza del centro specializzato e fare la scelta migliore per il singolo caso.
L’intervento precoce cambia drasticamente il destino di un paziente con ictus, così come l’offerta di una neuroriabilitazione precoce.

Ictus: come prevenirlo?
- Smettere di fumare: il fumo aumenta di 4 volte il rischio di ictus!
- Controllo regolare della pressione arteriosa: la pressione alta è uno dei principali fattori di rischio, è necessario controllarla almeno una volta l’anno.
- Controllo del peso: essere in sovrappeso favorisce lo sviluppo di diabete, alto colesterolo e ipertensione, che a loro volta sono fattori di rischio per l’ictus.
- Svolgere attività fisica regolare: un’attività costante, svolta due o tre volte alla settimana, può abbassare notevolmente il rischio. Meglio ancora se svolta per 30 minuti tutti i giorni!
- Seguire una buona alimentazione: ridurre i grassi e il sale nella dieta aiuta a mantere la pressione ed il colesterolo entro valori fisiologici.
- Controllo della glicemia: in caso di sospetto diabete o familiarità, è bene controllare la glicemia una volta l’anno.
- Controllo del colesterolo: esami adeguati possono indicarci se ci sono modificazione del livello di colesterolo nel sangue, è bene eseguirli ogni 5 anni.
- Limitare l’assunzione di alcolici: ricorda che se circa mezzo bicchiere di vino rosso a pasto diminuisce il rischio di ictus, berne di più (o assumere superalcolici) lo aumenta di 3 o 5 volte!
- Evitare lo stress prolungato: soprattutto per chi soffre di pressione alta, è importante avere sempre dei momenti di pausa durante la giornata.

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Per le statistiche sono stati consultati i seguenti siti: siia, doctissimo, iso-spread. Si ringrazia inoltre la campagna di sensibilizzazione per la prevenzione dell’ictus del Neurocentro della Svizzera Italiana e la Fondazione Svizzera di Cardiologia per le linee guida.
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